Sila Bike - itinerario e tracce gps per MTB
Niente di meglio della descrizione fatta dall'amico Mico Belcastro in occasione del sila Bike 2008!! http://web.mac.com/bicincittacosenza/Bicincittà_Cosenza/Silabike_10_8_08.html Si parte dal Villaggio di Pino Collito, piccolo borgo rurale immerso nel verde. A 500 m dal villaggio, c’é il bivio per il sentiero che, gradualmente, risale verso il Passaturo del Melillo, una sella che costituisce l’unico passaggio (“passaturo”) tra la valle dell’Arvo e quella dell’Ampollino; è un alternarsi, dapprima, di pinete e radure soleggiate, poi si entra decisamente nella faggeta, buia e fitta, uscendo finalmente sul colle ove si dipartono una serie di stradine; si supera agevolmente una recinzione, percorrendo la linea di cresta, ed ecco che, a sinistra, il sentiero comincia a scende attraverso una serie di tornanti , nel fitto del bosco, che immettono su una soleggiata radura valliva, verso la bitumata di Tassitano. Qualche km di bitumata attraverso le splendide realtà agricole di montagna: casolari e dimore estive, stazzi in cui i contadini operano laboriosamente nella bella stagione, qualche agriturismo e, intorno, coltivazioni che si allungano nella valle racchiuse da cinte montuose ammantate di foreste. Più avanti, Caporosa, altro allegro villaggio in cui si confondono turisti e contadini, e subito si intravede il lago Ampollino; si lascia la bitumata e si scende, da una stradella, verso il lago; si costeggia la riva lungo il Sentiero Italia, dove gli scorci sulle azzurre acque si indovinano dietro ogni curva ed ogni albero; aggirato Timpone del Triangolo la carrareccia passa accanto un vetusto ma ben curato casolare di montagna, con chiesetta attigua; quindi si esce sulla bitumata di Verberano; siamo nella zona delle sorgenti del Savuto, un perfetto spartiacque tra i due mari, ove la pioggia che si raccoglie nei 2 ruscelletti attigui prende, in uno, la via del Tirreno, nell’altro quella dello Ionio ! Poco più di un chilometro e, giunti al borgo di Spineto, si imbocca la stradella che, dopo le case, inizia a risalire il versante che ci riporterà verso Tassitano; la salita è piuttosto impegnativa, seppur nella piacevole frescura di una fittissima pineta; una volta valicata la cresta, la strada scende verso Pita dell’Aglio, sulla bitumata già percorsa, da cui si ritorna a Caporosa. Prima del villaggio agricolo si imbocca il sentiero della “Fiumarella”, percorso dal Sentiero Italia; prima si sale tra guadi di ruscelli e filari di ontani e pioppi, poi si costeggia una vecchia “Turra” silana (antichi ricoveri per i pastori), quindi si lascia la valle principale per risalire a mezzacosta nel bosco, ove l’ascesa inizia a farsi ardua; il gorgoglio delle acque unito allo stormire delle foglie lasciano improvvisamente il posto al silenzio della pineta; la luce traspare ancora, voltandosi all’indietro, mente il buio della foresta è davanti a noi, nell’aria resinosa che carica di un fascino degno delle migliori descrizioni di Norman Douglas questo pregevole angolo di natura silana ! A questo piacevole senso di benigno mistero, caratteristico del bosco silano, che ci avvolge quando finalmente valichiamo la cresta, si aggiunge un panorama davvero singolare: il lago Arvo che si estende ad occupare tutto lo spazio di luce che si apre dinnanzi: una stupenda valle allungata verso ovest e chiusa dalla dorsale di Botte Donato e dagli altipiani maestosi di Serra Carrumangu ! Dopo una sosta d’obbligo, per tirare fiato e per scattare qualche foto, inizia la discesa che ci porta rapidamente verso la bitumata di Pino Collito. www.mountainbikesila.weebly.com
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